Premessa: sono sempre molto prudente nel parlare di violenza psicologica. Vuoi sapere perché? Ci sono definizioni per cui sarebbe violenza psicologica qualunque attenzione di un’altra persona percepita come sgradevole. Se noi prendessimo per buone definizioni come questa, allora tutti noi saremmo violenti.
Chiunque può trovare sgradevole un nostro sguardo, un complimento, il modo in cui stringiamo la mano.Quindi definiamo bene la violenza psicologica: si tratta di atteggiamenti svalutanti, aggressivi, manipolatori attraverso cui una persona tenta di acquisire e di esercitare su di noi un potere psicologico.
La violenza psicologica è utilizzata sia da uomini che da donne. Ho avuto pazienti uomini che si sentivano dire ogni giorno che non erano veri uomini, che non valevano nulla, che venivano sfruttati economicamente dalla partner come fossero dei bancomat.
La violenza psicologica, a differenza di quella fisica, non è un fenomeno prettamente maschile. Una relazione in cui il partner ti aggredisce con parole e critiche in modo costante è una relazione in cui subisci violenza psicologica. Una relazione in cui il partner gioca sul tuo senso di colpa per poterti usare a livello di sostegno emotivo, pratico, economico, è una relazione in cui subisci violenza psicologica. E’ una relazione tossica: la sola mossa giusta è quella di uscirne!