Nella mia esperienza di psicologo, spesso chi ha vissuto una relazione con un partner manipolatore sviluppa alcuni sintomi riconducibili a un quadro di Disturbo da Stress Post-Traumatico (PTSD). I sintomi principali del PTSD sono paura intensa, sensazione di vulnerabilità, ricordi continui dell’evento traumatico (pensieri intrusivi, flashback), fuga sistematica dagli stimoli associati all’evento traumatico, appiattimento emotivo, difficoltà di concentrazione. Questi sintomi ovviamente hanno un impatto molto condizionante sul normale funzionamento lavorativo della persona e sulla sua capacità di vivere le relazioni sociali.
Inoltre, possono portare allo sviluppo di problemi a livello psicosomatico: lo stress mentale può generare malesseri fisici quali cefalee, problemi di alimentazione e al sistema gastrointestinale, alterazione del ciclo sonno/veglia, indebolimento del sistema immunitario.
Voglio sottolineare che anche la “semplice” alterazione del sonno ha un impatto fortemente negativo sulla persona, in quanto una buona qualità del sonno è necessaria perché la persona possa avere un funzionamento psicofisico normale durante la giornata. Inoltre, la persona che ne soffre potrebbe tentare di automedicarsi rifugiandosi in dipendenze da sigarette, alcol, droga, sesso e complicando così ulteriormente la propria situazione.