Ho lavorato con diverse donne vittime di violenza. E so quanto sia difficile uscire da una relazione violenta. Questo è il punto più difficile da capire per i familiari e per gli amici delle vittime di violenza. “Come fai a stare ancora con lui?”, “Come puoi dire che lo ami ancora?” Ti spiego perché.
Inizialmente l’uomo violento si presenta sotto un’ottima luce: romantico, amorevole. Solo poi comincia a manifestare segni di forte possessività, che però la donna interpreta come amore. È a questo punto che scatta la violenza.
Dopo ogni episodio violento il partner piange, chiede scusa, si mostra pentito, e da lì comincia una fase che gli esperti chiamano “luna di miele”: il rapporto, per qualche settimana, ritorna alla magia iniziale. Poi si manifestano ancora gli atteggiamenti possessivi, i litigi. La violenza. Di nuovo.
Questo ciclo si ripete: viene detto “ciclo della violenza”. La fase di luna di miele diviene sempre più breve, arriva a durare appena qualche giorno, a volte uno, a volte mezza giornata. La violenza prende sempre più spazio e può diventare sempre più forte. Eppure la donna fa una fatica terribile a lasciare.
È pronta a giustificare ogni botta, a prendersi lei la colpa: “sono io ad averlo fatto arrabbiare”. Perché? La risposta sta nelle fasi di “luna di miele”. La donna è convinta che il vero partner sia quello delle lune di miele. Fatica a prendere consapevolezza che il vero partner, in realtà, è quello dei lividi.
Le informazioni di questo articolo possono essere preziose per tante donne: per chi vive da mesi o anni con un partner violento così come per chi è stata da poco picchiata per la prima volta.
Agire in modo tempestivo risparmia mesi e anni di sofferenza fisica e soprattutto di dolore dell’anima (essere picchiate fa prima di tutto male all’anima – me lo han detto tutte le vittime di violenza). Agire in modo tempestivo può letteralmente salvare la vita di una donna.